Asset Surface

Il modulo Asset Surface di Joshua analizza e mappa in tempo reale la superficie digitale della tua azienda, individuando asset esposti e vulnerabilità critiche. Un controllo continuo per proteggere ciò che è visibile online.

Nel mondo iperconnesso di oggi, ogni componente esposto online della tua infrastruttura aziendale rappresenta un potenziale punto d’ingresso per attacchi informatici. Il modulo Asset Surface di Joshua è progettato per identificare, catalogare e monitorare costantemente la tua superficie di attacco digitale, fornendo una visibilità completa e sempre aggiornata su asset, vulnerabilità e aree di rischio.

Grazie a una combinazione avanzata di fonti OSINT, algoritmi proprietari e intelligenza artificiale, Joshua ti permette di vedere ciò che i cyber criminali possono vedere e di intervenire prima che lo facciano loro.

Ogni organizzazione moderna si affida a un ecosistema digitale fatto di siti web, infrastrutture cloud, domini e servizi online. Ma quanti di questi asset sono davvero conosciuti e sotto controllo? Il modulo Asset Surface di Joshua nasce proprio per rispondere a questa esigenza: offrire una visione chiara, aggiornata e continua di tutto ciò che è esposto online e potenzialmente vulnerabile.

Grazie a tecnologie OSINT avanzate e ad algoritmi proprietari, Joshua rileva in autonomia gli asset appartenenti a un’organizzazione, anche quelli dimenticati, non ufficialmente censiti o abbandonati. Ogni risorsa viene analizzata e arricchita di informazioni tecniche fondamentali, così da offrire un inventario sempre aggiornato del perimetro digitale, pronto a evidenziare i punti di debolezza prima che possano essere sfruttati da attori malevoli.

Rileva, analizza, proteggi

Asset Surface non si limita a mostrare un elenco di IP o domini: va oltre, trasformando ogni rilevazione in un’occasione per migliorare la sicurezza. Ogni asset viene sottoposto a un’analisi tecnica approfondita che valuta la presenza di vulnerabilità critiche, configurazioni errate, certificati scaduti, porte aperte o protocolli obsoleti. Il sistema interpreta questi segnali e li trasforma in indicatori di rischio tangibili, permettendo di capire dove intervenire e con quale priorità.

Tutto avviene senza l’uso di tecniche invasive: Joshua opera come farebbe un esperto analista da remoto, raccogliendo dati da fonti pubbliche in modo discreto e conforme alle normative. E non si ferma ai dati tecnici: ogni asset viene arricchito con informazioni contestuali, come la localizzazione geografica o l’eventuale appartenenza a Paesi considerati ad alto rischio geopolitico.

Ciascun asset rilevato viene geolocalizzato, mappato in base agli indirizzi Internet pubblici e caratterizzato con tutte le informazioni disponibili, che contribuiscono a determinarne il rischio cyber potenziale. Particolare rilievo è dato alle vulnerabilità potenziali introdotte dall’esposizione di tali asset, con l’approfondimento su Common Vulnerabilities and Exposures (CVE) con relative descrizioni, severity e scoring (CVSS). L’effettiva compromissione dell’asset viene verificata e prontamente segnalata accedendo al database degli Indicatori di Compromissione (IOC).

Rilevazione automatica degli asset digitali pubblici, tra cui domini, sottodomini, indirizzi IP, server, web application, certificati TLS e infrastrutture correlate.

Classificazione e analisi dei problemi principali associati agli asset, come vulnerabilità critiche, configurazioni errate, porte aperte non sicure, protocolli deprecati, certificati scaduti, SPF/DMARC mancanti o errati.

Attribuzione del livello di rischio (Basso, Medio, Alto, Critico) per ciascun asset sulla base delle problematiche rilevate.

Identificazione dello Shadow IT, con segnalazione di asset non gestiti, ambienti di test esposti e risorse dimenticate.

Geolocalizzazione degli asset e calcolo del rischio geopolitico in base al Paese di appartenenza.

Mappatura e correlazione tra applicativi (FQDN) e infrastrutture (IP) per una visione interconnessa e navigabile della superficie digitale.

Personalizzazione del perimetro: possibilità di aggiungere o escludere manualmente asset dal monitoraggio.

Benefici attesi

Adottare Asset Surface significa compiere un passo deciso verso un approccio più maturo, consapevole e proattivo alla gestione del rischio digitale. L’azienda guadagna una visibilità completa e affidabile sul proprio perimetro online, riduce le esposizioni inconsapevoli e può intervenire con maggiore tempestività su ciò che conta davvero.

Il risultato è una maggiore capacità decisionale per il management, meno sorprese per il team tecnico, e un vantaggio concreto in termini di protezione, governance e conformità. In un contesto dove la sicurezza si gioca sempre più sul campo della prevenzione, conoscere è il primo vero atto di difesa.